“Villaggio della Solidarietà” – Lettera al Sen. Stefano Pedica

A: Senatore Stefano Pedica

e per conoscenza: Cinzia Gubbini, giornalista del Manifesto

Da: Comitato Cittadino di Mineo (Sicilia, Ct) “Calatino solidale per davvero”

 

Oggetto: Richiedenti asilo al “Villaggio della Solidarietà” (Mineo, Ct).

 

Mercoledì 23 marzo 2011

 

Gent.mo Senatore Pedica,

quanto segue è una segnalazione che viene inviata alla Sua attenzione nell’eventualità che Lei valuti l’opportunità di una interrogazione parlamentare in proposito.
Con i migliori saluti,

Leone Venticinque
per il Comitato Cittadino “Calatino solidale per davvero”

 

1 – Quali sono i costi finora affrontati e quelli previsti complessivamente per la realizzazione in Sicilia del “Villaggio della Solidarietà” a Mineo in provincia di Catania, progetto che è stato definito dal ministro dell’Interno Maroni un “nuovo modello europeo”? Perché non si sono usate strutture di proprietà pubblica invece di pagare privati? Trattandosi di una struttura privata, quali sono stati i termini economici dell’accordo con il proprietario Pizzarotti S.p.A.? Il governo ha preso in affitto o ha requisito la struttura, e con quali costi? È confermata la cifra di 8,5 milioni di euro l’anno divulgata dai media?

2 – Sono in corso trasferimenti di persone già ospiti in territorio nazionale della rete dei Cara, per concentrarli tutti nel “Villaggio della Solidarietà” di Mineo. Quali ritardi e problemi crea questo trasferimento rispetto alle procedure burocratiche già in corso per la concessione dello status di rifugiato? Secondo le associazioni del settore, per esempio “Tenda per la Pace e i Diritti”, i richiedenti asilo cercano di sottrarsi ai trasferimenti verso il villaggio di Mineo, si tratta di trasferimenti forzati attuati il più delle volte contro la volontà delle persone coinvolte.

3 – Quali sono i costi di tali trasferimenti, anche in considerazione del fatto che in certi casi si è pagato un volo charter per il viaggio di sole tre persone alla volta?

4 – Già da tempo il Sindaco di Caltagirone aveva espresso una chiara preoccupazione per la “bomba a orologeria” che si progettava di piazzare nel territorio del vicino Comune di Mineo e che in questi giorni si sta realizzando. La reazione del territorio è dominata dall’incertezza e ci sono disagi concreti dovuti alla presenza vagante e incontrollata durante il giorno di persone che non possono svolgere nessuna attività e – dato che non ci sono trasporti pubblici – si muovono a piedi sulle strade automobilistiche, costituendo anche un rischio per la viabilità. E’ notizia di oggi (Tg http://www.telecolor.it 13.30 di mercoledì 23) che attualmente le persone presenti nel villaggio sono 873 e inoltre sette persone non sono tornate la sera e risultano disperse.
Infine a livello locale si fa sentire il paradosso per cui mentre da un lato si procede anche con il “mille proroghe” ai pesanti tagli alle finanze comunali, dall’altra parte si mette in campo un notevole impiego di risorse che vengono spese in casi come questo, tra l’altro senza il benché minimo coinvolgimento delle realtà economiche circostanti che avrebbero potuto fornire servizi al “Villaggio della Solidarietà”.

Approfondimenti:

Dossier sul “Villaggio della Solidarietà” (già “Residence degli aranci” in Contrada Cucinella)

Del caso si è anche occupata di recente “Striscia la Notizia”

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